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Aglianico del Vulture DOC Carato Venusio 2013 Magnum 1.5L - Cantina di Venosa
Originariamente il vitigno di uva rossa che oggi si coltiva sulle pendici vulcaniche del Vulture in Basilicata era denominato Hellenico poiché proveniva dalla Grecia. Il suo nome, con l'andar del tempo, si è trasformato in quello assai più noto di Aglianico. Ormai tipico della terra lucana, il vitigno Aglianico produce quella qualità di uva che vinificata dà un vino delicato e profumato. Tra i vini è uno dei pochi ad aver avuto nel tempo continui riconoscimenti. Già Orazio, poeta latino nato a Venosa nel 65 a.C., declamava che l'Aglianico, misurato col cervello e bevuto con il cuore, dona alla vita conforto, gioia e fiducia. E a Orazio, secoli dopo, facevano eco gli apprezzamenti di Carlo I d'Angiò e di Papa Paolo III Farnese alle cui mense il vino Aglianico era di casa. Il Carato Venusio si ottiene da uve raccolte a mano verso fine di ottobre da vigneti allevati a spalliera (gouyot). La fermentazione del mosto avviene a temperatura controllata, con macerazione delle bucce. L'affinamento avviene in barrique di rovere da 225 litri per dodici mesi. Si riconosce per il colore rosso rubino che tende a riflessi arancioni dopo l'invecchiamento. Il profumo è vinoso e delicato e ricorda la viola ed i frutti di bosco. Il sapore è asciutto, sapido, fresco ed armonioso, tende al vellutato con l'invecchiamento.
Caratteristiche dell'Aglianico del Vulture
In Basilicata ci sono due parole magiche: “Aglianico” e “Vulture”, che danno vita a queste vigne uniche e irripetibili nella loro produzione, che crescono alle pendici del vulcano Vulture. Il fattore di unicità risale a 133.000 anni fa, quando si ebbe una gigantesca esplosione vulcanica e le ceneri invasero tutto il territorio. Con il passare dei secoli queste ceneri si sono fuse con il territorio diventando una roccia spugnosa, chiamata anche roccia vulcanica (o tufo vulcanico). I contadini infatti dicono che i grandi vini sono grandi perché nel sottosuolo c’è il tufo che “allatta la pianta”. Tutto ciò insieme alle condizioni estreme, la mancanza d’acqua, le forti escursioni termiche e la montagna, contribuiscono alla crescita di questa incredibile vigna che prende il nome di Aglianico del Vulture. Di qui nasce questo straordinario vino, forte, importante, veramente caloroso; lo potremmo definire un “pugno di ferro in un guanto di velluto”.
L’Uva viene raccolta tra fine ottobre ed inizio novembre, dopodiché viene vinificato ed imbottigliato sostando in bottiglia per 9 mesi, diventando così “Aglianico del Vulture Doc”.
Dandogli tempi più lunghi di invecchiamento, sia in botte che in bottiglia, diventa “Aglianico del Vulture Superiore DOCG”. Un vino importante con una struttura che evolve nel tempo, grazie alla sua incredibile longevità.
Le sue caratteristiche dominanti all’olfatto sono quelle di: Frutti rossi maturi, con un’incantevole nota di viola. Al gusto è un vino caloroso, importante, ricco, con una nota leggermente amara, che lo contraddistingue, che ricorda i sentori della radice di liquirizia; ed è così che in un sorso si può assaporare l’intero territorio, che ancora conserva una natura incontaminata.
Le sue origini sono antichissime e risalgono alla Magna Grecia, persino il Poeta Omero ne ha dedicato dei versi.
Produttore Cantina di Venosa
Bio No
Tipo Rossi
Regione Basilicata
Zona Vulture
Denominazione-Vitigno Aglianico del Vulture Superiore D.O.C.G.
Uvaggio Aglianico 100%